Quando devi ristrutturare un appartamento ci sono fisiologicamente dei momenti in cui tutti corrono, i lavori avanzano velocemente e il traguardo si avvicina a grandi passi. Invece ce ne sono altri in cui regna la calma piatta, non ci sono variazioni significative per giorni e la fine si trasforma in un puntino lontano all’orizzonte.
Quando i lavori riguardano la ristrutturazione di casa tua questi momenti possono trasformarsi in un incubo e mandarti nel pallone. Ti assicuro che in realtà sono assolutamente normali e l’unica cosa da non fare è agitarsi.
La settimana che si è appena conclusa nel cantiere che stiamo seguendo è stata per lunghi tratti di una noia mortale.
Ho la fortuna/sfortuna di avere l’ufficio abbastanza vicino al cantiere e quindi riesco a passare due volte al giorno: uno di prima mattina e uno nel primo pomeriggio. Negli ultimi cinque giorni la maggior parte delle volte che sono entrato in cantiere non ho trovato nessuno.
Eppure questa è stata una settimana fondamentale in vista della chiusura del cantiere.
I PITTORI E UN LAVORO LENTO E METICOLOSO
Ti ricordi che la settimana scorsa avevamo lasciato i pittori alle prese con gli infissi?
Eravamo arrivati alla conclusione che la soluzione migliore per la finitura era quella dell’impregnante all’acqua di colore bianco: questo tipo di finitura ha la caratteristica di penetrare in profondità nel legno e di conseguenza di riuscire a mantenere un aspetto naturale.
Però c’è stata una piccola modifica: infatti dopo un paio di prove abbiamo scelto di non dare solo due mani di impregnante ma di darne tre. Il motivo è che il legno degli infissi non aveva un colore omogeneo ma era fiammato a causa della fiamma ossidrica che era stata necessaria per sverniciare gli infissi. Due sole mani di impregnante lasciavano vedere troppo questa caratteristica e li avrebbero resi non omogenei. Una terza mano invece permette di coprire completamente queste (grandi) imperfezioni e lasciare comunque un effetto molto naturale.
Purtroppo dalle foto non si riesce a capire la differenza ma dal vivo è assolutamente evidente.
In compenso ti posso far vedere come, con una sola mano di impregnante, gli infissi siano già molto più luminosi rispetto a prima:


Oltre alle porte naturalmente i pittori dovranno anche tinteggiare le pareti…che prima però devono essere stuccate e rasate. Questo è uno degli ultimi lavori che vengono fatti, la settimana prossima si parte di gran lena anche con questo lavoro.
IL BAGNO E LA CUCINA
Quando devi ristrutturare un appartamento ci sono dei momenti importantissimi.
Poco fa ti ho detto che questa settimana, sebbene i lavori siano proseguiti a singhiozzo, è stata importante per la chiusura del cantiere. Il motivo è che finalmente sono arrivati gran parte delle finiture che servono per completare il bagno e la cucina.
Infatti, sebbene manchi ancora qualcosa all’appello, i materiali essenziali sono arrivati: cioè i rivestimenti di pavimenti e pareti.
Infatti senza di loro non è possibile nè installare i sanitari, nè la cucina, nè concludere l’impianto elettrico…
Il piastrellista: un lavoro di precisione
Venerdì, con tutti i rivestimenti in cantiere, anche il piastrellista ha iniziato finalmente il suo lavoro.
Sebbene fosse presente in cantiere un disegno lo schema esatto della disposizione delle piastrelle, è sempre bene spiegare faccia a faccia come devono essere posate, altrimenti il rischio è sempre quello di ritrovarsi con qualcosa di completamente diverso da ciò che si era immaginato e che si voleva.
Fortunatamente non ho scelto una disposizione delle piastrelle complicata con tanti colori che si intrecciano per formare disegni particolari. Se ti ricordi l’articolo in cui abbiamo parlato della scelta dei rivestimenti, ho optato per una soluzione semplice e minimale.
Quindi il primo passaggio è stato segnare su ogni parete e sul pavimento del bagno esattamente:
- la mattonella che deve essere installata,
- fino a che altezza deve essere installata
- lo schema di posa.
Dopo la prima giornata di lavoro il piastrellista è riuscito a posare parte del rivestimento della cucina e parte del pavimento del bagno. Ecco il risultato parziale (ancora bello sporco…):
La doccia senza piatto: non può perdere una goccia
Se nella ristrutturazione del tuo appartamento deciderai di realizzare una doccia senza piatto-doccia, ma rivestita in piastrelle e a filo con il resto della pavimentazione, allora devi vedere le prossime foto.
Infatti un aspetto essenziale che deve essere curato in tutto il bagno è quello di fare in modo che non una sola goccia d’acqua possa infiltrarsi fino ad arrivare ad “annaffiare” l’appartamento al piano di sotto.
Se degli impianti di carico e scarico delle acque abbiamo già parlato, è fondamentale porre attenzione anche (e nel nostro caso soprattutto) alla doccia.
Infatti durante una doccia si usano decine di litri di acqua e se non c’è una perfetta impermeabilizzazione sono guai…
Quando realizzi una doccia in muratura non hai l’ancora di salvataggio del piatto doccia che è impermeabile di suo, quindi devi prevedere tu la necessaria impermeabilizzazione.
Infatti anche se il rivestimento in piastrelle e la sigillatura delle fughe sono di per sè impermeabili, è però necessario precautelarsi da eventuali perdite.
Come si fa?
Il procedimento in realtà è abbastanza semplice, ma deve essere eseguito a regola d’arte. I passaggi per dare il lavoro completo sono 4:
- Si installa il sistema di raccolta e scarico dell’acqua
- Si fa il massetto con le giuste pendenze verso la piletta di raccolta dell’acqua
- Si installa una guiana impermeabile facendo attenzione ad avvolgerla correttamente intorno alla piletta, a occupare tutto il piatto doccia e a risvoltarla alle pareti per almeno 50-60 centimetri
- Si posa il rivestimento
Ora ti faccio vedere la guaina impermeabile che è stata posata nella nostra doccia. In realtà l’impresa ha pensato di cautelarsi maggiormente rispetto ai 60 centimetri di cui abbiamo appena detto e ha rivestito la doccia fino a circa 2 metri…
Quella “cosa” grigio scuro che vedi in mezzo e nei bordi della guaina è una speciale malta sigillante impermeabile per evitare che l’acuqa si infiltri dove i fogli di guina si sovrappongono o dove si interrompono.
COSA MANCA PER CONCLUDERE I LAVORI
Nel contratto firmato con l’impresa la durata prevista dei lavori era di 40 giorni. Oggi (mentre scrivo) scadono i 40 giorni per concludere i lavori. E naturalmente ancora non sono finiti.
È successo qualcosa di particolare perchè i lavori non siano ancora finiti? Oggettivamente no. È vero che qualche piccolo intoppo imprevisto c’è stato ma tutto nella normale gestione di un cantiere.
La realtà è che per i lavori da eseguire 40 giorni sono oggettivamente pochi. Sono pochi in relazione alle tecnologie edilizie che vengono normalmente utilizzate e anche a come lavorano le imprese locali (triste a dirsi ma vero…).
Questo vuol dire che 40 giorni in un altro contesto sarebbero stati assolutamente congrui per completare i lavori. Certo non ha senso pensare a quello che ti mostrano molti programmi televisivi che vengono dall’America sulle ristrutturazioni: lì si che usano tecnologie profondamente diverse e che influiscono molto sulla durata delle opere realizzate (in negativo).
La consegna dei lavori sforerà di un paio di settimane rispetto a quanto previsto e sarà fatta in tempo per far entrare i nuovi inquilini a partire dall’inizio del contratto di affitto. Naturalmente a meno di soprese dell’ultimo minuto. E naturalmente era tutto previsto fin dall’inizio (sforatura dei tempi compresa).
Se ti ricordi in uno dei primi articoli in cui ti ho parlato di questa ristrutturazione ad un certo punto ti ho detto che nel contratto è stata inserita una penale del 3‰ per ogni giorno di ritardo. Da domani potrei cominciare a contare i soldi che ogni giorno devono essere scalati dal conto totale. Se ci fossero stati dei seri problemi e delle incomprensioni reali durante i lavori sicuramente sarebbe una clausola da far valere. Ma al momento i rapporti con l’impresa e il modo di operare sono impeccabili, quindi sarebbe una questione superflua.
Per completare la ristrutturazione mancano pochi lavori:
- rivstimenti e sanitari in bagno e cucina
- Pitturazioni pareti
- Pitturazioni e ferramenta infissi
- Cavi, frutti e placchette dell’impianto elettrico
Ce la faranno in tempo?