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Ognuno vuole affrontare il processo della ristrutturazione in modo diverso e ho cercato di offrire a ognuno le risorse per farlo.
i 7 errori della ristrutturazione
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preventivo per la ristrutturaizone: come chiederlo

Cerchi un preventivo per la ristrutturazione di casa? Dovresti leggere questo articolo prima di avventurarti in un terreno paludoso senza le necessarie protezioni

Guida pratica sull’unico modo corretto per chiedere ed ottenere un preventivo realistico per la ristrutturazione di casa tua Solitamente la prima idea che viene in mente ad una persona che decide di ristrutturare casa è: “adesso chiamo un’impresa e chiedo un preventivo”. Se anche tu stai per fare così il [continua a leggere...]

Indice

Guida pratica sull’unico modo corretto per chiedere ed ottenere un preventivo realistico per la ristrutturazione di casa tua

Solitamente la prima idea che viene in mente ad una persona che decide di ristrutturare casa è: “adesso chiamo un’impresa e chiedo un preventivo”. Se anche tu stai per fare così il miglior consiglio che posso darti è quello di fermarti immediatamente.

Chiedere un preventivo ristrutturazione casa direttamente ad un’impresa è la peggiore scelta che puoi fare. Potrà sembrarti strano ma in realtà il preventivo dell’impresa è l’ultima cosa che devi procurarti.

Ogni giorno ho a che fare con persone che puntualmente sono rimaste fregate da imprese che gli hanno fatto preventivi e che dopo i lavori, al momento di tirare le somme, hanno presentato conti ben diversi da quanto pattuito.

Ogni volta che un committente prova a contestare all’impresa il costo dei lavori  è quasi impossibile riuscire ad avere ragione e quando si incappa in queste disavventure sono quasi sempre botte economiche che a volte richiedono anni per essere assorbite. Se da un lato le imprese fanno leva sulla (naturale) ignoranza di chi non è addetto ai lavori è innegabile come la colpa sia sicuramente in gran parte anche di committenti ingenui e che cercano solo di “fare l’affare” cercando l’offerta più scandalosamente bassa ma che spesso non hanno armi per combattere contro chi vive ogni giorno solo di questo lavoro.

Esiste solo un modo per evitare di cadere in queste trappole è solo uno: evitarle!

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La storia di Giovanni e Laura

Per farti vedere cosa succede realmente troppe volte ti racconto la storia di Giovanni e Laura (i nomi sono di fantasia…ma ti assicuro che la loro storia è verissima).
Conosco Giovanni da oltre vent’anni, siamo praticamente cresciuti insieme. Laura è la sua ragazza storica (ormai moglie). Ho avuto il “privilegio” di seguire la loro avventura in qualità di amico e non di tecnico 🙂
Quando è arrivato il momento del matrimonio hanno deciso che era arrivato anche il momento di acquistare la loro prima casa. Lavoravano (e lavorano ancora) entrambi, lavori ben retribuiti (lui impiegato e lei libera professionista) ma essendo giovani e provenienti da due famiglie di operai non erano riusciti a mettere da parte tutti i soldi per acquistare la casa: il mutuo era obbligatorio.
Dopo mesi di inutili quanto estenuanti ricerche e con la data del matrimonio che si avvicinava a grandi passi senza riuscire a (pensa che ad un certo punto erano talmente esasperati che stavano pensando di rinviare il matrimonio fino a quando non avessero trovato la loro casa dei desideri) hanno finalmente trovato quello che cercavano:
un piccolo appartamento di circa 80 metri quadri in un palazzo non troppo recente (anni ’60) ma tenuto in buone condizioni, situato appena fuori dal centro storico della loro città e soprattutto ad un prezzo ragionevole.
Un vero e proprio nido d’amore: due camere da letto, bagno, una minuscola lavanderia, cucina e salone (non molto grande a dire il vero), oltre a due terrazzini.
C’era un unico problema: l’appartamento era completamente da ristrutturare.
Impianto elettrico, impianto di riscaldamento, pavimenti, porte, infissi, oltre a qualche modifica della distribuzione interna per renderlo più moderno e funzionale: una vera e propria ristrutturazione completa. E come ti ho già spiegato varie volte le ristrutturazioni costano!
Loro però i soldi per farla non ce li avevano (non avevano neanche tutti quelli necessari per acquistare la casa), quindi era indispensabile valutare bene quanto sarebbe venuta a costare la ristrutturazione in modo da chiedere un mutuo che non li lasciasse scoperti.
Giovanni e Laura hanno pensato: quale scelta migliore se non chiamare l’impresa che aveva già fatto i lavori a casa dei genitori di lei e che gli era stata raccomandata?
Io ho provato a metterli in guardia dall’errore che stavano facendo: non fidatevi di quello che vi dice l’impresa, anche se è di fiducia! In fondo il reale interesse dell’impresa è guadagnare il più possibile lavorando il meno possibile.
Piuttosto pagate un tecnico che sicuramente può aiutarvi ad avere un preventivo realistico: meglio spendere quattro soldi ora ed essere sicuri che il mutuo coprirà tutte le spese piuttosto che trovarsi a corto di soldi dopo.
(naturalmente non mi sono offerto come tecnico perché non volevo imporre la mia presenza e metterli in difficoltà).
La loro risposta è stata quella che ho sentito troppe volte: ma l’impresa è seria, è di fiducia, ne parlano tutti bene.
Quindi sono andati avanti di testa loro: l’impresa ha fatto il preventivo sulla base di quello che ha ritenuto di inserire e puntando esclusivamente ad accaparrarsi il cliente. Quindi grandi promesse e preventivo terra terra.
Comunque, con questo preventivo in una mano e il costo di acquisto dell’appartamento nell’altra, sono andati a chiedere il mutuo alla banca. Che gliel’ha concesso (buona parte del costo dell’appartamento potevano pagarlo coi propri soldi, quindi la banca, visto che lavoravano entrambi, non ha fatto grossi problemi ad accettare la richiesta).
Proposta di acquisto accettata e lavori appaltati alla famosa impresa di fiducia che aveva fatto l’offerta (con un contratto che ho avuto modo di leggere e che ti assicuro essere senza capo né coda).
[Naturalmente non è stata fatta nessuna comunicazione al Comune, quindi i lavori erano abusivi…]

Puoi immaginarti come è andata a finire: appena iniziati i lavori sono spuntati come funghi tutti i problemi che non erano stati presi in considerazione al momento del preventivo. Ecco un breve elenco:

Ristrutturazione
  • l’impresa credeva fosse sufficiente un semplice adeguamento dell’impianto elettrico ma la realtà è stata che andava rifatto completamente sebbene negli anni avvesse già subito degli adeguamenti
  • quando l’idraulico è arrivato a installare l’impianto di riscaldamento ha detto chiaramente che i termosifoni previsti dall’impresa erano troppo piccoli per riscaldare gli ambienti e quindi ha provveduto a montarne di più grandi
  • inoltre anche la caldaia non andava bene, serviva più potente
  • i sanitari previsti dall’impresa (fondi di magazzino economicissimi) non erano per nulla di gradimento dei miei due amici, quindi sono stati sostituiti con altri che piacevano a loro (chiaramente più belli e soprattutto costosi)
  • le piastrelle erano le più economiche (e brutte) che si potevano trovare in circolazione e quindi la decisione è stata per forza quella di sceglierne altre completamente diverse (con costi maggiori naturalmente)
  • addirittura gli infissi nuovi erano stati previsti con singola lastra di vetro e non con vetrocamera (per altro soluzione ormai obbligatoria per legge).

Non so se ti è mai capitato di vedere quelle trasmissioni televisive in cui una famiglia decide di autocostruirsi la nuova casa per risparmiare e poi è costretta a chiamare operai specializzati per fare tutto quello che ovviamente non erano in grado di fare. Il cantiere di Giovanni e Laura sembrava proprio uscito da una di queste trasmissioni: approssimativo e perennemente indietro sulla tabella di marcia.
I tanti piccoli e grandi lavori hanno fatto crescere il costo della ristrutturazione di oltre il 30%. Che in soldoni significava oltre 20.000€ in più (ventimila euro, hai letto bene).
Giovanni e Laura sono andati nel panico: col mutuo da pagare che si mangiava gran parte delle risorse e un matrimonio sempre più vicino da organizzare non sapevano più dove sbattere la testa per trovare i soldi che gli servivano.
E a nulla sono servite le minacce di non pagare l’impresa: gli è stato chiaramente detto che il contratto (preparato dall’impresa naturalmente) dava ragione a loro e che se non avessero pagato non avrebbero avuto i lavori conclusi.

Come succede sempre in questi casi sono arrivati in loro aiuto i genitori che hanno coperto una parte dei costi aggiuntivi, mentre per i restanti sono riusciti a convincere l’impresa ad accettare di averli dopo il loro ritorno dal viaggio di nozze (benedette buste in questo caso!).
Tutto è bene quel che finisce bene, ma usare i soldi dei regali di nozze per pagare l’ultimazione dei lavori di ristrutturazione non ha fatto molto piacere a Giovanni e Laura!

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La storia che hai appena letto è capitata ai miei amici, ma se non ascolti attentamente quello che ho da dirti potrebbe succedere anche a te.

PERCHE’ RIVOLGERSI SUBITO AD UN’IMPRESA PER AVERE IL PREVENTIVO RISTRUTTURAZIONE CASA NON VA BENE?

Gli imprenditori conoscono benissimo qual è il primo (se non unico) parametro con cui i committenti di una ristrutturazione decidono di affidare i lavori della propria casa: il prezzo.

E’ inutile che ci raccontiamo la storia della qualità superiore, di quanto sono bravi e rapidi gli operai e altre amenità del genere: tra un’impresa che offre 50.000€ per ristrutturare completamente un appartamento e una che ne offre 25.000€  il 99% dei committenti si rivolgerà a quest’ultima, fregandosene completamente di:

  • verificare se l’impresa a cui si sta affidando è qualificata per fare quei lavori
  • quali altri lavori simili abbia fatto
  • quali siano realmente i lavori che intende fare
  • che materiali e finiture utilizzerà

In fondo sono tutte cose che richiederebbero impegno e applicazione da parte dei committenti (che mi dispiace constatare essere colpevolmente “pigri” in questi casi) e che comunque pensano: “la ditta fa questo di mestiere, saprà bene cosa bisogna fare per ristrutturare un appartamento!”

La risposta è: no, l’impresa non sa cosa bisogna fare (o almeno non te lo vuole dire…).

L’impresa sa cosa deve fare per massimizzare gli utili e avere più clienti possibili (cioè dirti che i lavori costano poco e poi farti molte sorprese durante lo svolgimento degli stessi).

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L’elenco di cose che un buon committente deve verificare prima di affidare i lavori ad un’impresa che hai appena letto è assolutamente parziale: si tratta degli aspetti più evidenti di cui, con un po’di coscienza, dovresti preoccuparti. Però la cosa che probabilmente non sai è che tu, in qualità di committente, sei obbligato ad adempiere ad alcuni controlli nei confronti dell’impresa che eseguirà i lavori. E se non lo fai rischi anche delle multe salatissime.
Se vuoi sapere quali sono tutti gli esatti obblighi a cui devi attenerti per non incorrere in questi errori puoi leggere l’articolo in cui ti spiego i criteri per scegliere un’impresa edile.

Tornando al tema del nostro articolo ecco quali sono i motivi per cui, nel momento in cui decidi di ristrutturare casa tua, la cosa più sbagliata che puoi fare è rivolgerti immediatamente ad un’impresa edile:

  1. Quali sono i lavori che dovrà fare l’impresa? Non è sufficiente che gli dici che vuoi rifare il bagno o la cucina. Devi dirgli cosa deve rifare del bagno e della cucina, devi dirgli che materiali vuoi che usi, che finiture vuoi che posi, e anche le quantità di questi materiali.
    In caso contrario sarà semplicissimo per l’impresa dirti: “ma io nel preventivo ho inserito piastrelle a scelta tra quelle proposte dall’impresa”, oppure “nel preventivo non era previsto il rifacimento delle tubazioni” e tu ti ritrovi con un lavoro incompleto e che non ti soddisfa.
  2. L’impresa ci deve guadagnare e tu ci vuoi risparmiare. Ti è chiaro vero che sono due interessi che non possono coincidere? L’unico modo che hanno per coincidere è che l’impresa ti dirà che fa un lavoro con un costo bassissimo e poi in realtà lo realizza con tutt’altro costo.
  3. Le spese impreviste che non sono impreviste. Quando un’impresa è consapevole di aver fatto un preventivo sotto il reale valore delle opere da realizzare sa anche benissimo che, grazie alle “spese impreviste”, recupererà tutti i soldi di cui ha bisogno per arrivare al profitto che si è prefissata.
    Sappi che ti verranno presentate come spese impreviste ma la maggior parte sono spese che sono state volutamente omesse dal primo preventivo per fartelo accettare e riguardano opere senza le quali non potrai avere l’opera che hai appaltato. “Che facciamo? Lasciamo il cantiere aperto o conciliamo?”

Ricordati sempre: quando è l’impresa a fare da deus-ex machina di una ristrutturazione avrà sempre il coltello dalla parte del manico.

Invece devi essere TU e solo TU il capo. E solo seguendo i giusti passi potrai avere il potere di imporre all’impresa che eseguirà i lavori di fare tutto quello che si è impegnata a fare e senza costi aggiuntivi.

LA SOLUZIONE ALTERNATIVA PEGGIORE AL RIVOLGERSI SUBITO AD UN’IMPRESA: CHIEDERE UN PREVENTIVO A PIU’ IMPRESE!

Se pensi che semplicemente mettendo in competizione due o più imprese risolverai il problema sei sulla strada sbagliata.
Anzi, stai aggravando pericolosamente la tua situazione: chiedere più preventivi per poi dire “eh ma questa ditta mi ha fatto il 30% in meno di te, se vuoi che ti faccio fare i lavori devi farmi almeno il 35% di sconto” è la soluzione peggiore che può venirti in mente.

Nessuno ti vieta di fare questo gioco al massimo sconto tra le imprese ma il risultato che otterrai sarà anche una corsa folle verso la più bassa qualità possibile.
E comunque fidati di me: durante i lavori spunteranno le famose “spese impreviste” in quantità industriale.

Ma non è questo il maggior motivo per cui chiedere subito un preventivo a più imprese è una pessima scelta: Il tuo reale problema in questo caso è che ti ritroverai in mano più preventivi che non sai e non puoi assolutamente confrontare.

Infatti ogni impresa, non avendo una base comune certa da cui partire (il progetto fatto dal tecnico di tua fiducia), ti metterà quello che vuole lei in preventivo:
una potrebbe inserire il rifacimento del bagno comprensivo di impianti e un’altra no, oppure potrebbe metterti delle piastrelle di un tipo che hanno un costo completamente diverso da quelle che ti mette un’altra impresa, o ancora metterti un impianto elettrico con degli interruttori e placchette che costano il doppio rispetto ad un’altra.

Senza una base comune le variabili sono infinite e ogni preventivo corrisponderà ad un progetto completamente diverso.

Così tu ti ritroverai a scegliere il preventivo che ti sembra il migliore (di solito basandoti solo sul prezzo) ma senza avere la certezza che il risultato sarà quello che ti aspetti.
Veramente vuoi affidarti al caso e alla fortuna per fare i lavori di ristrutturazione di casa tua?
Ricordati che è il posto dove dovrai vivere per molti anni (ti auguro moltissimi).
Ti assicuro che se i lavori non sono fatti a regola d’arte potresti realmente trovarti operai che ti rattoppano casa tutti i giorni.
E allo stesso modo se le finiture che ti vengono installate non ti piacciono arriverai ad odiare il solo entrare in una stanza (pensa solo ad un pavimento che non hai scelto tu ma l’impresa e che non ti soddisfa minimamente…)

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Vuoi sapere quali sono gli esatti passaggi che devi fare per avere un preventivo fatto con tutti i crismi da parte di un’impresa? Finalmente siamo arrivati al succo della questione. E ti assicuro che se seguirai scrupolosamente tutti i passaggi che ti elencherò potrai chiedere il preventivo anche a dieci ditte diverse e sarai in grado di scegliere il migliore per te e le tue esigenze senza nessuna fatica.

Ristrutturazione

VUOI UN PREVENTIVO RISTRUTTURAZIONE CASA? ECCO COME DEVI FARE!

Premessa: non pensare che oggi ti viene in mente di ristrutturare casa e domani avrai sotto mano il tuo preventivo bello e fatto. Sicuramente non ci vorrà molto tempo, ma per avere il preventivo di una cosa per cui spenderai svariate decine di migliaia di euro è meglio aspettare qualche giorno in più in modo da essere più sicuri che non ci siano errori grossolani.

La ristrutturazione di una casa è come un abito cucito su misura: ci vuole cura e pazienza fin dalle primissime fasi, altrimenti il risultato sarà peggio di un vestito comprato al centro commerciale “più convenienza”.

Un’ultima cosa e poi partiamo: se hai letto l’articolo in cui ti parlo dei costi per ristrutturare la casa ti ricorderai che abbiamo lasciato in bianco la voce relativa al costo dei lavori. Anche qui non andremo a compilare quella voce: ti ribadisco che se vuoi un preventivo realistico non puoi fare un tanto al chilo. Una ristrutturazione di un appartamento può costare mille come centomila euro. Tutto dipende sempre da due fattori:

  • Le condizioni di partenza dell’appartamento
  •  Cosa vuoi tu

Quindi non sarei coretto se ti dessi dei prezzi a casaccio in questo momento: ti manderei completamente fuori strada.
Se poi a te interessa veramente un preventivo da un tot. al chilo allora puoi contatarmi, fissare un appuntamento e ne parliamo assieme: in un paio d’ore riuscirò a farti avere dei prezzi di larghissima massima.

Siccome sono sicuro che a te invece interessa avere un preventivo fatto per bene per i lavori di ristrutturazione che affronterai eccoti i 4 passaggi che devi assolutamente fare e che ti permetteranno di ridurre al minimo gli errori:

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  • Chiarisciti le idee

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  • Chiama un tecnico

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[bullet_block large_icon=”41.png” width=”” alignment=”center”]

  • Chiedi almeno 3 preventivi

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[bullet_block large_icon=”42.png” width=”” alignment=”center”]

  • Scegli

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E mi raccomando: seguili rigorosamente in questo ordine (so che ti sembrerà una precisazione superflua ma qualcuno potrebbe fraintendere).

1.    Chiarisciti le idee

Per avere un preventivo della tua ristrutturazione preciso devi chiarirti i dubbi

Ricordati che sei tu abitati nella casa da ristrutturare o che andrai viverci. Quindi solo tu puoi sapere le tue esigenze e nel caso in cui abiti già nella casa che devi ristrutturare solo tu sai esattamente cosa non funziona. Quindi come prima cosa devi chiarirti per bene le idee in merito alla casa (naturalmente insieme alle persone con cui la condividi).

PRIMO PUNTO. La prima su cui devi interrogarti è se così com’è la distribuzione delle stanze ti va bene oppure se hai bisogno di modificare alcuni spazi. Procurati carta e penna e segnati cosa non va (non devi disegnare non preoccuparti!).

Il salotto è troppo piccolo?

O è la cucina ad essere troppo piccola?

Oppure vuoi il guardaroba in camera?

O ti serve un bagno aggiuntivo?

Non devi aver paura di scrivere i tuoi desideri. L’unico limite sarà lo spazio complessivo a disposizione, ma sarà compito del tuo tecnico dirti cosa sia o meno possibile.

SECONDO PUNTO. Il secondo punto che dovete assolutamente verificare sono gli impianti. Non preoccuparti però: non dovrai assolutamente fare complicate analisi tecniche degli impianti. E’ sufficiente vedere la funzionalità pratica degli impianti per capire se bisogna intervenire o meno.

Vuoi qualche esempio?
Se durante l’inverno batti continuamente i denti e sei costretto a stare in casa col cappotto anche con i termosifoni accesi probabilmente l’impianto di riscaldamento ha qualcosa che non va.
Se ogni 3×2 si ottura il lavandino oppure hai continue perdite in bagno allora è l’impianto idrico ad avere problemi (anche se in una ristrutturazione sarebbe sempre una buona idea sostituire le tubazioni dell’acqua con almeno un paio di decenni sulle spalle perché gli impianti vecchi sono fatti con tubi di piombo).
Se ogni volta che accendi un apparecchio elettrico vedi una scintilla dentro la presa stai rischiando di mandare tutto a fuoco e quindi dovrai rifare l’impianto elettrico.
Ti assicuro che è molto semplice accorgersi dei principali problemi impiantistici.

TERZO PUNTO. La terza e ultima cosa di cui tu e la tua famiglia dovrete prendere nota sono le finiture: quelle che hai in casa ti piacciono? Oppure sono diametralmente opposte a quelle che vuoi? Per finiture intendiamo: piastelle, rivestimenti dei bagno, porte interne, stucchi, battiscopa, etc.

Questa potrebbe essere la fase più stimolante perchè per definire quali sono le cose che  ti piacciono dovrai consultare siti e riviste di architettura e di interni: è qui che puoi cominciare a dare libero sfogo alla tua personalità!

A questo punto dovresti avere una lista bella corposa di cose che vorresti fare nel tuo appartamento da ristrutturare. E ora cosa te ne fai di questa lista?

No, non devi darla all’impresa per farti fare il preventivo!

Devi chiamare un tecnico e sbattergli in faccia questa lista prima che proferisca parola!

2.    Chiama un tecnico

Per avere un preventivo realistico devi avere un progetto di un tecnico

Questa è una delle fasi più critiche di tutto il processo: è qui che nasce realmente la tua nuova casa. E ricordati sempre che è la TUA nuova casa. I tecnici hanno spesso la tendenza a prevaricare le reali volontà e gusti dei committenti.

Se da un lato ritengo che sia giusto e comprensibile (in teoria un tecnico ha a che fare quotidianamente con appartamenti e ristrutturazioni, quindi ha maturato una sensibilità maggiore della tua) d’altro canto è innegabile che alla fine nella casa ci vivrai tu e che quindi il risultato finale deve piacere a te.

Trovare un tecnico con cui arrivare ad avere una certa affinità non è semplice, ma tu ricordati che non devi mai farti intimorire: se riesci a scegliere il tecnico giusto instaurerai un confronto che sarà utile e appassionante per entrambi.

Selezionare il tecnico non è semplice. Non è certamente un problema di carenza (l’Italia è il paese con il maggior numero di Tecnici al mondo tra architetti ingegneri e geometri), ma di competenze e di affinità. Dedicheremo un articolo intero a questo aspetto, ora non è il caso di approfondire anche questo punto.

Il tecnico che chiamerai avrà il compito di recepire tutte le tue esigenze (quelle che hai scritto nella famosa lista di prima). Però non si potrà/dovrà fermare qui: sarà suo compito fare un’analisi approfondita dell’appartamento per capire, tra tutte le cose che gli hai scritto, cosa sia realmente indispensabile e possibile fare (soprattutto a livello impiantistico) e cosa di essenziale potrebbe esserti sfuggito (in fondo non è la tua professione).
Sulla base di tutti questi elementi dovrà prepararti una proposta di progetto corredata da un computo di tutte le opere da eseguire.
Se avrà seguito e sarà stato in grado di interpretare le tue esigenze ti ritroverai un progetto già molto simile a quello definitivo e il computo prevedrà tutte le lavorazioni indispensabili per eseguire il progetto. E già in questa fase potrai avere una prima stima abbastanza attendibile dei costi reali per eseguire i lavori di casa tua.

A questo punto è passata qualche settimana da quando hai cominciato a farti un’idea dei lavori da fare, però ora hai in mano dei disegni di progetto e un computo metrico. E’ ora di affrontare il terzo passaggio: i preventivi.

3.    Chiedi almeno tre preventivi

Devi scegliere tra almeno 3 preventivi per la tua ristrutturazione

Come vedi la richiesta del preventivo all’impresa è arrivata quasi alla fine di tutto il processo. Col progetto e il computo alla mano devi contattare almeno tre imprese e chiedere un preventivo per i lavori. Però mi raccomando, con tutte le imprese devi essere chiaro:

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  • Non sono le uniche a cui viene chiesto il preventivo
  • Devono attenersi scrupolosamente alle opere previste
  • I lavori gli verranno appaltati a corpo: il prezzo che offriranno non sarà suscettibile di variazioni a meno di richieste di varianti in corso d’opera da parte tua.

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Quest’ultimo punto è fondamentale (e dovrai scriverlo anche sul contratto). Probabilmente non ti è chiaro il motivo quindi provo a spiegartelo.

Tu hai un progetto ed un computo precisi, però durante i lavori (ti sto facendo un esempio che mi è capitato realmente) viene fuori che le porte esistenti che tu hai deciso di cambiare sono più basse di quelle standard che si trovano sul mercato, quindi l’impresa è costretta a fare lavori aggiuntivi per portare le porte all’altezza di quelle che installerà. Se tu non hai specificato da nessuna parte che i lavori sono fatti a corpo l’impresa ha tutto il diritto di venire da te a chiederti di pagare i lavori aggiuntivi che ci sono voluti per alzare le porte. Se invece tu gli hai fatto firmare un contratto in cui specifichi che i lavori da fare sono quelli riportati nei disegni e nel computo e che vanno fatti a corpo l’impresa può anche venire a piangerti sotto casa in turco che tu non devi sganciare un euro in più.

[feature_box_creator style=”1″ width=”600″ top_margin=”10″ bottom_margin=”10″ top_padding=”5″ right_padding=”” bottom_padding=”5″ left_padding=”” alignment=”center” bg_color=”#ffdac9″ bg_color_end=”#ffdac9″ border_color=”#f45002″ border_weight=”5″ border_radius=”20″ border_style=”dashed” ]

Lavori a corpo e a misura

In edilizia esistono due modi per valutare i lavori: a corpo e a misura.

Quando valuti i lavori a misura significa che l’impresa si farà pagare ogni cosa che farà esattamente per la misura che andrà a realizzare. Ad esempio se devi intonacare una parete di 10 metri quadri e il costo dell’operazione è di 25 €/mq tu pagherai complessivamente 250 €.

Quando valuti i lavori a corpo significa che se nel tuo computo la parete da intonacare è segnata di 8mq e quindi l’impresa ha offerto 200€ per eseguire il lavoro, nel momento in cui va a eseguirlo realmente e verifica che sono 10mq tu comunque dovrai pagare 200€.

Lo so che il primo pensiero che ti viene in mente è: “allora dico al tecnico di diminuire un po’le misure così risparmio”. Non ti conviene farlo…se l’impresa si accorge del giochetto (e lo farà sicuramente) potresti beccarti una bella denuncia e pagare tutti i lavori eseguiti oltre ai danni!

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Proprio per questo è importante anche che l’impresa faccia un sopralluogo dell’appartamento (meglio se con il tuo tecnico) per rendersi realmente conto delle condizioni dell’appartamento e del luogo in cui dovrà lavorare oltre a poterlo confrontare con i disegni e il computo che gli verrà consegnato. E sarebbe opportuno anche che tu gli facessi firmare un foglio di presa visione dei luoghi.

Ristrutturazione

Ricordati che l’interesse dell’impresa è principalmente fare i lavori il più rapidamente possibile e guadagnare il più possibile scaricando sulle tue spalle tutti i problemi. Quindi tu devi responsabilizzarla per evitare brutte sorprese durante i lavori. L’impresa non è tua nemica ma non è neanche tua amica.

Scegliere la ditta forse è più difficile che scegliere il tecnico e ti starai chiedendo: “ma io non conosco tre imprese, come faccio?”

Purtroppo sono ancora poche le piccole imprese specializzate in ristrutturazioni di interni che hanno un sito in cui si raccontano e ti fanno vedere i loro principali lavori. Solitamente le imprese che puoi trovare vivono di passaparola, volantini e pagine gialle.

Per una guida completa su come individuare le imprese a cui chiedere un preventivo e su come selezionarle puoi leggere l’articolo che ho scritto apposta. Però voglio dati subito alcune indicazioni preliminari su come scegliere tra i preventivi che ti verranno consegnati, in modo da fornirti fin da subito gli strumenti indispensabili per fare questa fondamentale scelta.

4.    La scelta del preventivo

se segui poche regole la scelta del preventivo sarà semplice

Sai qual è la prima cosa che tutti guardano quando si trovano in mano un preventivo per dei lavori di ristrutturazione? Naturalmente il prezzo.

Lo ammetto: ogni volta che chiedo un preventivo per una ristrutturazione che seguo personalmente è anche la prima cosa che guardo io. Scorro voracemente le pagine del preventivo e vado a vedere il prezzo finale. Però il grosso problema è che la maggior parte delle persone si ferma lì: al costo finale offerto dall’impresa. E la scelta va a finire sempre su chi ha offerto il prezzo più basso. E’ un errore gravissimo!

Non perché chi ha fatto il prezzo più basso non possa essere oggettivamente l’offerta migliore, ma perché il prezzo non è l’unico aspetto che devi valutare nella scelta di un preventivo rispetto ad un altro. Ricordati che dietro un preventivo c’è sempre un’impresa e quindi nel fare la tua scelta devi valutare due cose:

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  • L’impresa
  • Il preventivo

[/bullet_block]

Ti ho già detto che ho pubblicato un articolo in cui puoi leggere dettagliatamente come selezionare un’impresa per i lavori di casa tua. Però qualche indicazione credo che ti sarà utile fin da ora.

Come prima cosa devi verificare se è specializzata in ristrutturazioni di interni oppure se fa un po’di tutto tra cui anche ristrutturazioni. La maggior parte delle imprese che ci sono sul mercato sono piccole, composte da pochi operai, e tendono a fare un po’tutto quello che gli capita. Ma ristrutturare gli interni di un appartamento è diverso da costruire una villa oppure da rifare le facciate di un condominio. Ed è ancora più diverso dal rifare i marciapiedi oppure gli arredi di una piazza. Quindi verifica sempre che l’impresa sia specializzata in ristrutturazioni di appartamenti, che faccia prevalentemente quello. Sapere come muoversi all’interno di un appartamento (sia per quanto riguarda i lavori da fare sia per come gestire i rapporti coi vicini) è fondamentale per avere i lavori fatti bene e soprattutto senza problemi.

Pensa al settore edile come al corpo umano e la ristrutturazione degli appartamenti come ad un organo del corpo umano. Tu ti fideresti a far curare il tuo cuore da un neurologo? E una frattura da un otorino? Ad ognuno la sua specializzazione! E questo vale anche per le ristrutturazioni di interni.

Come fai a verificare se un’impresa è specializzata in interni? Se non la conosci direttamente (o non ti è stata consigliata dal tuo tecnico di fiducia) devi chiedere delle referenze e una piccola brochure con le foto di alcuni dei principali lavori eseguiti.

Un altro aspetto fondamentale (e sarà l’ultimo che ti svelo in questo articolo) lo puoi verificare solo quando ti incontri fisicamente con l’impresa: se la persona che gestisce tutta l’impresa è anche il primo dei muratori allora lascia perdere.
Sì lo so che è una cosa controintuitiva: in fondo sarebbe naturale pensare che se il boss dell’impresa sa come “menare le mani in cantiere” allora i lavori verranno sicuramente fatti meglio, ma ti assicuro che non è così. Infatti per ogni cantiere è indispensabile un immenso lavoro di gestione di:

  • Operai
  • Materiali
  • Trasporti
  • Artigiani esterni
  • Rapporti coi committenti
  • Rapporti con gli enti
  • Rapporti col tecnico
  • Rapporti coi fornitori
  • Contabilità
  • etc…..

Tu credi che se la persona preposta a gestire tutti questi aspetti sta dalla mattina alla sera a mettere mattoni o intonacare pareti sia in grado di fare anche tutto il resto?

Quindi se quando ti incontri con l’impresa si presenta chiaramente un muratore allora ringrazialo e digli “le faremo sapere” (non considerarmi cattivo ma un operaio lo riconosci subito: mani tozze, ruvide, sporche, abbigliamento da cantiere spesso sporco, modi di fare rozzi…) E se hai qualche dubbio chiediglielo chiaramente: “ma lei si occupa solo della gestione o fa anche l’operaio?” (magari potresti usare parole più delicate se vuoi…)

Dopo aver verificato l’impresa devi concentrarti sul preventivo che ti consegnerà. E’ importante che sia consegnato sul computo che ha preparato il tuo tecnico. Molte imprese infatti sono abituate a riscrivere il computo inserendo delle voci create ad hoc da loro per le lavorazioni da fare.
Nessun problema se non fosse che il preventivo a questo punto non è più paragonabile con quello fornito dalle altre imprese.
Digli chiaramente che se secondo loro mancano alcune voci le scrivano in calce al preventivo quantificandole sia a livello di quantità che di prezzo.

Nel caso tu con il tuo tecnico non abbiate deciso quali sono i materiali di finitura (piastrelle, igienici, porte, etc.) ma siano state inserite delle voci generiche chiedi di specificare se i prezzi che ti fornisce siano comprensivi di fornitura e quantificare per ognuna di esse indicativamente il valore della fornitura. Questo ti sarà utile per fare delle valutazioni nel caso tu volessi provvedere personalmente ad acquistare alcuni o tutti i materiali.

Infine chiedigli di specificare in merito agli impianti:

Ristrutturazione
  • Impianto elettrico -> marca e modello di frutti e placchette che intende installarti (quasi sempre la serie standard è la bticino serie matix)
  • Impianto idrico -> tipologia dell’impianto (materiale tubature, collettori, etc.)
  • Impianto riscaldamento -> tipologia dei termosifoni (alluminio, ghisa, termoarredi, etc.) e di caldaia (ormai sono obbligatori a condensazione)

Naturalmente per valutare correttamente tutti questi aspetti, se non hai letto i miei articoli, dovresti farti aiutare dal tuo tecnico che ha elaborato il progetto per te. Però avendoli tutti sotto mano puoi prendere una decisione serena e consapevole.

 

A questo punto hai in mano un progetto, un computo e un preventivo completi. Hai avuto modo di conoscere tutte le imprese e quindi puoi serenamente fare la tua scelta aiutato dal tuo tecnico. E con una buona sicurezza che il prezzo finale che andrai a spendere per i lavori saranno quelli preventivati (anche se, a prescindere da tutto, ti consiglio di seguire sempre le indicazioni che ti ho dato nell’articolo sui reali costi di una ristrutturazione).
Mi raccomando però: devi stipulare un contratto chiaro e non interpretabile con l’impresa. Sennò saranno lo stesso dolori…

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