Il direttore dei lavori…ma è proprio indispensabile in una ristrutturazione?
Questa è la domanda che mi fanno spesso molti miei clienti. Anzi, in realtà la domanda che mi viene fatta è: “ma il direttore dei lavori…che c****o fa?”
La sostanza in fondo è la stessa e nasconde (neanche tanto poi) una questione che è molto dibattuta non solo dai committenti ma anche dai tecnici.
Naturalmente per i committenti poter evitare questa figura significa risparmiare un bel po’di soldi, mentre per i tecnici non assumere questo ruolo significa perdere un bel po’di lavoro.
Il problema è che per dare risposta a questa domanda spesso è necessario un linguaggio particolare, il “legalese”, diventando quindi incomprensibile praticamente a tutti.
In questo articolo voglio darti una risposta finalmente chiara a questa domanda, in modo che quando arriverà anche per te il momento di ristrutturare saprai già come comportarti.
IL DIRETTORE DEI LAVORI: UNA QUESTIONE DI LEGGE E BUON SENSO.
Naturalmente affronteremo la questione direttore dei lavori esclusivamente in relazione al caso che ci interessa: cioè per la ristrutturazione di casa tua.
E’ necessario limitare il campo solo al caso che ci interessa perchè anche in questo caso abbiamo l’ennesimo esempio di come la legge italiana sia assolutamente folle e senza senso: in merito alla figura del direttore dei lavori vengono fatte tantissime casistiche in cui è obbligatorio o meno e come sempre trovare la corrispondenza al proprio caso diventa più un terno al lotto che una reale possibilità.
Quindi per capire se il direttore dei lavori sia o meno indispensabile nella tua ristrutturazione è necessario fare riferimento come prima cosa alle prescrizioni di legge. Però non è sufficiente: infatti oltre alla legge il secondo parametro che è obbligatorio utilizzare e che in questo specifico caso ritengo sia di gran lunga più importante, è il buon senso.
Infatti, come vedrai, per quanto attiene la ristrutturazione di interni la legge non pone come suo principio fondante la tutela del cittadino, come fa in quasi tutti i casi in cui si esprime sull’edilizia, e quindi deve essere la tua intelligenza a sopperire una sua mancanza.
Quindi in questo articolo parleremo di legge e buon senso per capire se ti serve o meno il direttore dei lavori nella tua ristrutturazione.
LA LEGGE: a casa tua fai quello che vuoi (e se ti succede qualcosa sono fatti tuoi)
Sembra proprio questo il principio che anima le disposzioni di legge in materia. Vediamo cosa vuol dire nello specifico.
Per argomentare quello che leggerai sarò costretto a fare alcuni riferimenti a delle leggi in vigore in Italia, è indispensabile per dare sostanza alle affermazioni e non lasciarle fluttuare nel mondo delle opinioni. Come sempre sarò il più chiaro possibile e limiterò al massimo il ricorso al “legalese”.
Partiamo dalla fine: per la legge ci sono buone probabilità che il direttore dei lavori nella tua ristrutturazione non sia affatto necessario.
Potrebbe sembrarti un’ottima notizia, ma ci sono alcuni casi in cui in realtà questa figura sarà comunque richiesta, anche se è necessario andare nei meandri delle leggi per capirlo, quindi cerchiamo di fare chiarezza sull’argomento nel modo più semplice possibile.
Il testo di riferimento nazionale per tutti i lavori edili è il Testo Unico dell’Edilizia (T.U.E.), dpr 380/2001 (che viene continuamente aggiornato).
Per capire cosa viene detto in merito al direttore dei lavori in caso di una ristrutturazione di interni dobbiamo prima capire in che categoria rientrano i lavori che andrai a fare.
Abbiamo già affrontato l’argomento in modo più approfondito in un altro articolo: come non commettere un abuso quando ristrutturi; quindi ora faremo solo un velocissimo riferimento a quanto ci è utile in questo momento.
L’articolo 6-bis del T.U.E. definisce quali sono gli Interventi Subordinati a Comunicazione di Inizio lavori Asseverata, cioè quelli che ti interessano.
Devo chiederti uno sforzo: ti devi fidare di me quando ti dico che gli interventi di ristrutturazione di casa tua rientrano tra quelli di questo articolo.
Infatti, come accade sempre in Italia, l’ultima revisione della legge l’ha resa più contorta: infatti prima veniva chiaramente detto quale tipologia di interventi ricandono in questa casistica, ora invece la legge dice che sono soggetti alla comunicazione di cui sopra gli interventi che non ricadono in quanto riportato in altri articoli. Insomma un bel papocchio.
Comunque, per tirare le somme, lo Stato ti dice che devi rispettare quanto viene scritto in questo articolo per gli interventi di Manutenzione Straordinaria.
Se vai a leggere l’articolo del blog di cui ti ho lasciato il link poche righe sopra potrai vedere come nella quasi totalità dei casi gli interventi che andrai a fare a casa tua per ristrututrarla sono degli interventi di Manutenzione Straordinaria, quindi la tua ristrutturazione rientra nell’Attvità edilizia libera.
Vediamo quali sono gli obblighi da rispettare per poter eseguire questi interventi nel rispetto della legge (vedi il comma 2):
“L’interessato trasmette all’amministrazione comunale l’elaborato progettuale e la comunicazione di inizio dei lavori asseverata da un tecnico abilitato, il quale attesta, sotto la propria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti, nonché che sono compatibili con la normativa in materia sismica e con quella sul rendimento energetico nell’edilizia e che non vi è interessamento delle parti strutturali dell’edificio; la comunicazione contiene, altresì, i dati identificativi dell’impresa alla quale si intende affidare la realizzazione dei lavori.”
Hai letto qualche riferimento alla necessità di comunicare un direttore dei lavori?
Puoi leggerti tutto il testo della legge e vedrai come da nessuna parte viene riportato l’obbligo, per gli interventi di manutenzione straordinaria, di nominare un direttore dei lavori.
Quindi il primo punto che andiamo a fissare è questo: per la tua ristrutturazione non devi nominare il direttore dei lavori.
Attenzione ad una cosa importante però: se decidi di non nominare il direttore dei lavori tu hai tutto il diritto (io direi dovere) di vigilare sull’andamento dei lavori, diritto sancito dall’articolo 1662 del codice civile. Praticamente in questo caso diventi tu il direttore dei lavori, con tutti gli oneri del caso. Ma affronteremo questo argomento nella seconda parte dell’articolo.
Le eccezioni: quando il direttore dei lavori diventa obbligatorio anche se fai una manutenzione straordinaria.
Te l’avevo detto che la legge italiana è complessa. Sarebbe stato troppo bello chiudere la parte relativa alle normative con un “il direttore dei lavori non è obbligatorio per legge”.
E invece no: vedrai come invece c’è un caso particolare in cui il direttore dei lavori è esplicitamente richiesto, e moltissime ristrutturazioni (la stragrande maggioranza direi) rientrano appieno in questo caso.
Infatti la legge prevede espressamente due eccezioni:
- In generale se fai opere strutturali il direttore dei lavori è obbligatorio
- Se gli interventi che vai a fare rientrano nel campo di applicazione della legge sul contenimento dei consumi energetici il direttore dei lavori è obbligatorio
Fermo restando che il primo caso non è quasi mai legato ad una ristrutturaizone di interni, quello che ci interessa qui è il secondo caso.
Quando la tua ristrutturazione rientra nel campo di applicazione della legge sul contenimento dei consumi energetici?
Cerchiamo di capirlo: gli interventi volti a contenere i consumi energetici, per come li classifica la legge italiana, sono quelli volti a diminuire il consumo per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo. Quindi possiamo individuarne essenzialmente tre:
- Rifacimento (o installazione ex-novo) di impianto di riscaldamento e/o raffrescamento
- Sostituzione degli infissi esterni
- Isolamento delle pareti esterne
La legge di riferimento è la 192/2005, “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia”, che all’articolo 8 comma 1 dice:
“Il progettista o i progettisti, nell’ambito delle rispettive competenze edili, impiantistiche termotecniche, elettriche e illuminotecniche, devono inserire i calcoli e le verifiche previste dal presente decreto nella relazione tecnica di progetto attestante la rispondenza alle prescrizioni per il contenimento del consumo di energia degli edifici e dei relativi impianti termici, che il proprietario dell’edificio, o chi ne ha titolo, deve depositare presso le amministrazioni competenti […]”
Quindi in sostanza se fai uno degli interventi sopra riportati prima di iniziare i lavori un tecnico abilitato deve preparare una relazione specialistica da presentare al Comune.
Il direttore dei lavori, che poi è quello che ci interessa qui, compare al comma 2 dello stesso articolo, dove la legge dice:
“La conformità delle opere realizzate rispetto al progetto e alle sue eventuali varianti ed alla relazione tecnica di cui al comma 1 (ndr. vedi sopra), nonché l’attestato di qualificazione energetica dell’edificio come realizzato, devono essere asseverati dal direttore dei lavori […]”
Quindi in sostanza, alla fine dei lavori il direttore dei lavori deve asseverare che tutto sia fatto secondo la relazione depositata. E le asseverazioni in questo caso possono essere fatte solo da tecnici abilitati. Quindi ecco che compare la figura del direttore dei lavori anche per le ristrutturazioni di interni prescritta nei meandri di una legge.
Vedi com’è complicata la burocrazia italiana?
[PS: Spero che dopo questo non ti stia venendo voglia di non rifare l’impianto di riscaldamento vecchio di 30 anni…]
IL BUON SENSO: le competenze sono fondamentali!
Ora ti è chiaro se la tua ristrutturazione è una di quelle in cui la legge ti permette di seguire in prima persona i lavori. Ma, prima di avventurarti nella direzione dei tuoi lavori, credo che sia fondamentale che tu ti ponga una domanda: credi di essere in grado di farlo?
Non voglio mettere in dubbio le tue capacità, però in questo caso forse dovresti essere tu il primo a metterle in dubbio. Infatti, se non sei avvezzo a frequentare cantieri, imprese e operai, probabilmente non hai idea di quello a cui potresti andare incontro.
Ma ancora una volta non voglio richiamare semplicemente il tuo buon senso, voglio darti dei chiari riferimenti. E per farlo risponderemo proprio alla domanda che ci siamo posti all’inizio dell’articolo:
“ma il direttore dei lavori…che c****o fa?”
E ancora una volta sarà la legge a venirci incontro.
Infatti i compiti normati per un Direttore dei Lavori sono quelli che ti assumerai tu nel caso in cui decidessi di non avvalerti di un tecnico. E come leggerai sono compiti complessi e altamente specialistici, indispensabili per garantire che la tua ristrutturazione vada a buon fine minimizzando i problemi.
Il ruolo del direttore dei lavori secondo la legge
I riferimenti legislativi che definiscono mansioni e obblighi del direttore dei lavori sono essenzialmente tre:
- il Testo Unico dell’Edilizia,
- il Codice Civile,
- le sentenze della Corte di Cassazione.
Ancora una volta cercherò di fare pochi riferimenti mirati.
Partiamo dal codice civile che dall’articolo 2229 e seguenti definisce gli ambiti delle Opere Intellettuali. Infatti la Direzione dei Lavori è inquadrata come un’opera intellettuale. La Corte di Cassazione con sentenza n. 1218 del 27 gennaio 2012 definisce che i prestatori di opere intellettuali hanno obbligazioni di mezzi e non di risultati.
Lo so che ti starai chiedendo “ma questo che dice? Mezzi? Risultati? Cosa vuol dire?”, però capire questa cosa è fondamentale per capire il ruolo del direttore dei lavori.
Per spiegartelo in modo chiaro credo che sia utile un paragone con gli avvocati: quando tu ti affidi ad un avvocato perchè sei chiamato in giudizio o perchè vuoi intentare una causa non puoi avere la certezza del risultato. Potresti anche perdere la causa, però questo non ti autorizza a non pagare l’avvocato che ti ha difeso. Se lui ha svolto il suo lavoro nel modo corretto (cioè ha messo in campo i mezzi necessari che sono le sue competenze e conoscenze) ha adempiuto al suo dovere.
Ecco che ora forse ti risulta più chiaro cosa vuol dire che il direttore dei lavori ha obbligo di mezzi e non di risultati: lui deve fare il massimo per fare in modo che la tua ristrutturazione venga realizzata come è stato progettata, mettendo in campo tutte le sue competenze tecniche, e nel caso in cui ci sia qualcosa che è stato sbagliato nel progetto può decidere di modificarlo al fine di raggiungere il risultato. Però se l’impresa a cui hai affidato i lavori è la Mastro Pasquale Lavori Edili e non sa fare il suo lavoro, non può certo essere colpa del direttore dei lavori se non otterrai la ristrutturazione progettata.
Riassumendo: il direttore dei lavori è responsabile se ha permesso che un muro venga realizzato due metri più in là di dove doveva essere realizzato, però se i muratori non sono stati in grado di farlo dritto o se non hanno saputo mettere l’intonaco correttamente non può essere colpa sua. E quindi tu lo devi pagare lo stesso.
Questa lunga premessa per arrivare a sintetizzare il ruolo del direttore dei lavori all’interno di un cantiere di ristrutturazione di interni nei seguenti compiti:
- il controllo dei lavori, cioè la presenza regolare in cantiere (che non significa tutti i giorni!)
- la responsabilità della conformità delle opere realizzate al progetto, cioè quanto viene realizzato deve essere rispondente a quanto progettato
- la verifica della conformità alla normativa vigente , cioè deve verificare che quello che viene realizzato rispetti tutte le norme urbanistico-edilizie vigenti
- la verifica tecnica dell’esecuzione, cioè deve accertarsi che le lavorazioni eseguite siano realizzate tecnicamente nel modo corretto e in caso contrario farle ripetere o fermare il cantiere
- la verifica contabile, cioè deve verificare il rispetto dei costi (o in caso di varianti quantificarle e verificarne la congruità)
- la verifica amministrativa , cioè deve verificare che le opere che si stanno realizzando abbiano tutte le autorizzazioni necessarie
- le pratiche amministrative succesive alla fine dei lavori, cioè deve occuparsi di completare l’iter burocratico nel modo corretto
Non ho dubbi sul fatto che ora la domanda con cui abbiamo aperto il paragrafo abbia ricevuto una risposta esaustiva: il direttore dei lavori ha in capo una serie importante di responsabilità, dalle quali dipende la correttezza dell’esecuzione e dell’intero iter burocratico.
Tu puoi essere un buon direttore dei lavori?
Eccoci quindi a tornare al punto cruciale di questa parte dell’articolo: se la legge dice che il direttore dei lavori non è necessario, tu credi di essere in grado di vigilare sulla corretta esecuzione degli stessi e sulla corretta conclusione dell’iter burocratico?
Rileggi l’elenco di mansioni che il tuo direttore dei lavori deve svolgere e chiediti se sei in grado di svolgerle in modo autonomo.
A questo devi aggiungere un altro aspetto non secondario: se non nomini un direttore dei lavori la figura a cui l’impresa farà riferimento sarai sempre e solo tu, in qualità di committente-direttore dei lavori. Questo significa che ogni volta che insorgerà un problema verrai interpellato per occupartene in prima persona. Il che richiede:
- Disponibilità e Reperibilità in ogni momento della giornata lavorativa
- Conoscenze e Capacità di dare risposta alle domande che ti vengono poste
Se non hai questi due requisiti ricordati che l’impresa deve chiudere i lavori nei tempi stabiliti dal conrtatto che avete firmato, e quindi farà per forza di testa sua. E così tu perderai ogni controllo sul cantiere…
Quindi, quando ti parlo di buon senso, significa consapevolezza del ruolo del direttore dei lavori e consapevolezza delle proprie capacità di eseguire tale ruolo.
Non avvalersi di un direttore dei lavori dopo aver fatto preparare ad un tecnico il progetto della tua ristrutturazione sarebbe come interpellare un avvocato per una causa, fargli studiare tutte le carte, fargli preparare una linea difensiva (o accusatoria) e poi nel momento in cui c’è da andare a processo davanti ad un giudice dirgli “no grazie non mi servi più. Vado da solo a difendermi”.
Sarebbe assurdo vero?
UN QUADRO RIEPILOGATIVO
Abbiamo messo tanta carne al fuoco in merito al tema direttore dei lavori. Quindi penso sia utile fare un quadro riepilogativo a cui potrai fare riferimento nella tua ristrutturazione.
Ho preparato per te un’infografica in cui riassumo tutto quello che abbiamo detto:
- Quando serve o meno un direttore dei lavori
- I compiti di un direttore dei lavori
- perchè dovresti o meno assumere questo ruolo
Eccola qui:
Prima di chiudere definitivamente questo articol mi resta da farti solo una precisazione.
Tutto quello che hai letto in merito alle leggi riguarda leggi Statali, quindi che in teoria hanno prevalenza sulle norme locali.
Detto ciò alcuni Comuni hanno ritenuto non abbracciare in toto quanto imposto dalle leggi nazionali. Quindi, applicando un po’di buon senso, potresti comunque trovarti all’obbligo di nominare un direttore dei lavori.
Anche se sono convinto che dopo tutto quello che abbiamo detto in questo articolo non avrai il minimo dubbio nel dare al tuo progettista anche l’impegnativo compito di dirigere i lavori della ristrutturazione di casa tua.